Scopo e ambito della rivista
Questa rivista si occupa delle forme di performance, reperformance, reenactment delle tragedie greche nel XXI secolo, indagando tutti gli aspetti della storia, della teoria e della pratica teatrale e performativa legata alla tradizione tragica greca, a cominciare dalla traduzione. Si interessa alla molteplicità delle arti performative, alla varietà dei loro modi (teatro, performing art, installation art), alla pluralità degli spazi di rappresentazione, alla relazione tra drammaturgia, estetica, politica e società. Si interroga, infine, sulla tragedia greca come cesura nel presente e riflessione sul passato, come strumento di rottura estetica e politica, come esperienza teatrale di macroscopici fenomeni tragici della contemporaneità e delle loro tonalità emotive.
La rivista comprende quattro rubriche:
- Saggi: da singoli case studies a più generali contributi teorici.
- Spazi teatrali: spazi della rappresentazione teatrale, dai teatri antichi ai contemporanei agli spazi non teatrali ma rifunzionalizzati a fini teatrali e performativi, indagati nella semantica architettonica e nella dinamica interazione fra spazio e gesti, voci, parole, sonorità, scenografie; spazi urbani e naturalistici; spazi immateriali (ad esempio, olfattivi).
- Schede critiche: recensioni a spettacoli e a libri.
- Protagonisti: la parola di chi opera concretamente nel teatro e per il teatro, come registi, attori, scenografi, drammaturghi, musicisti.
Gli articoli sono sottoposti a double-blind peer review. Tutti i contributi sono vagliati, prima della pubblicazione, dal comitato scientifico-redazionale.
Alla rivista si affianca un blog, dedicato specificamente alle ‘Visioni del tragico’ sulla scena italiana contemporanea.
Frequenza di pubblicazione
"Visioni del tragico" è una rivista annuale, pubblicata in un unico fascicolo.
Costi di pubblicazione
"Visioni del tragico" non richiede agli autori il pagamento di Article Processing Charges (APC) o submission charges.
Archiviazione
"Visioni del tragico" utilizza il sistema LOCKSS per creare un sistema di archiviazione distribuito tra le biblioteche partecipanti e permette a queste di creare archivi permanenti della rivista per scopi di conservazione.